La raccolta Il musicante di Saint-Merry comprende una selezione di versi di autori stranieri tradotti da Vittorio Sereni. La scelta delle traduzioni da includere, disposte in ordine grosso modo cronologico, è stata effettuata dallo stesso Sereni su invito dell’editore Giulio Einaudi e l’opera è stata pubblicata da Einaudi nel 1981. Il libro contiene alcuni testi di autori neri di lingua francese provenienti dall’antologia L’Orphée Noir raccolta da Jean Paul Sartre, poesie di Ezra Pound, René Char, William Carlos Williams, André Frénaud, Guillaume Apollinaire (tra cui Le musicien de Saint-Merry che dà il titolo all’intera raccolta), un testo di Camus e uno in latino di Fernando Bandini e, in chiusura, L’illusion comique di Pierre Corneille. L’attività di traduzione, come spiega lo stesso autore nella Premessa alla prima edizione, ha accompagnato l’attività poetica propria di Sereni a partire dagli anni della guerra, in Algeria, quando un compagno di prigionia chiese a Sereni di comporre una poesia in italiano sulla base di versi di E. Allan Poe. Successivamente Sereni ha tradotto molto, sia per necessità pratiche, come nel caso del Léviatan di J. Green, tradotto nel ’47 e non incluso nel Musicante, sia su richiesta e invito di amici e letterati (Anceschi per W.C. Williams, Bassani per Char) sia per propria iniziativa personale. Sereni descrive la traduzione come un’attività che non nasce nel suo caso né da un interesse teorico, un disegno organico o una specifica progettazione, né da una volontà di utilizzarla come esercizio per migliorare le proprie capacità poetiche (pur riconoscendo che questo può essere un effetto secondario) e, infine, neppure come un riempimento degli spazi lasciati vuoti dalla propria poesia. È piuttosto, secondo il suo punto di vista, un piacere, che permette di scrivere liberandosi dall’angoscia della pagina bianca e di entrare in contatto con la forza dell’ispirazione dell’autore straniero. In questo senso anche la scelta dei testi da tradurre è molto libera e si basa spesso sull’impressione ricevuta leggendo versi in cui magari ci si è imbattuti in modo casuale o su segnalazione di un amico. Tradurre questi versi non significa poi tanto appropriarsene in senso stretto quanto piuttosto confrontarsi con essi e produrre, sulla base dell’impressione che suscitano, una poesia che è comunque personale; per questo motivo spesso è piacevole e soddisfacente anche il confronto con poeti apparentemente lontani dalla propria sensibilità, come nel caso di Char. Questa libertà nei confronti del modello spiega anche perché sia possibile trovare, inseriti all’interno di poesie dello stesso Sereni, versi tradotti di altri poeti, per esempio di Williams in Lavori in corso o di Char nella sezione di Stella Variabile a lui interamente dedicata, Traducevo Char. Si nota inoltre che la scelta degli autori da tradurre risponde spesso a interessi e tendenze riscontrabili anche nella produzione autonoma di Sereni dello stesso periodo, come nel caso dell’andamento narrativo o dello scambio tra prosa e poesia in Williams rispetto alla lingua degli Strumenti umani, o della densità e della carica analogica dei versi di Char, che trovano alcune corrispondenze nello stile di Stella Variabile. Edizioni: Il musicante di Saint-Merry e altri versi tradotti, Einaudi, Torino, 1981 (ivi, «Collezione di poesia» con introduzione di P.V. Mengaldo, 2001). Tutte le poesie, a cura di M. T. Sereni, con prefazione di D. Isella, «Lo Specchio» Mondadori, Milano, 1986. Poesie e prose, a cura di Giulia Raboni, con un saggio introduttivo di P. V. Mengaldo, Oscar Mondadori, Milano, 2013. Altre traduzioni di Vittorio Sereni J. Green, Leviatan, con otto illustrazioni di Fabrizio Clerici, «Il Ponte» Mondadori, Milano, 1947 (ivi, 1962; Longanesi, Milano, 1986 e 2008 con un saggio di W. Benjamin; TEA, Milano, 1991; Corbaccio, Milano, 1998). P. Valéry, Eupalinos (preceduto da L’anima e la danza e seguito da Dialogo dell’albero), unica traduzione autorizzata dal francese da V. S., introduzione di Enzo Paci, «Il pensiero critico» Mondadori, Milano, 1947 (Tre dialoghi, traduzione di V. S. con uno scritto di G. Conte, Einaudi, Torino, 1990; Tre dialoghi nella traduzione di Vittorio Sereni, SE, Milano, 2012). J. Rotrou, Laura perseguitata, in Teatro francese del Grande Secolo, presentato da G. Macchia, «La spiga» ERI, Torino, 1960, pp. 65-124. W.C. Williams, Poesie, versioni di V. S., immagini di S. Dangelo, Edizioni del triangolo, Milano, 1957. W.C. Williams, Poesie, tradotte e presentate da C. Campo e V. Sereni, Einaudi, Torino, 1961 (1967). R. Char, Poesie e Prosa, traduzione di V. S. e G. Caproni, introduzione di G. Caproni, Feltrinelli, Milano, 1962. R. Char, I fogli d’Ipnos, introduzione di V. S., Einaudi, Torino, 1968. R. Char, Ritorno sopramonte e altre poesie, a cura di V. S., prefazione di J. Starobinski, e con appunti del traduttore, Mondadori, Milano, 1974 (2002). P. Corneille, L’illusione teatrale, traduzione e appunti di lettura di V.S., appunti di regia di W. Pagliaro, «Quaderni della Fenice» Guanda, Milano, 1979. G. Apollinaire, Eravamo da poco intanto nati, strenna per gli amici di Paolo Franci, Scheiwiller, Milano, 1980. G. Apollinaire, Da Alcools, a cura di S. Zoppi, versioni a fronte di G. Raboni e V.S., «I paralleli» Il Saggiatore, Milano, 1980 (G. Apollinaire, La chiamavano Lù e altre poesie, tradotte da G. Raboni e V. Sereni, introduzione di A. Giuliani, «Oscar» Mondadori, Milano, 1984). R. Char -V.S., Due rive ci vogliono. Quarantasette traduzioni inedite, con una presentazione di P. V. Mengaldo, a cura di E. Donzelli, Donzelli, Roma, 2010. Riferimenti: Franco Fortini, Il musicante di Saint-Merry, in in Id. Saggi italiani I, Garzanti, Milano, 1987 [1974]: pp. 164-169. Guido Lucchini, Le interferenze della memoria poetica. Sereni e Apollinaire, “Strumenti critici”, n. 55, 1987: pp. 391-408. Silvia Zoico Come è fatto ‘Il musicante di Saint-Merry’ di Vittorio Sereni, in Tina Matarrese et al., Stilistica, metrica e storia della lingua, Studi offerti dagli allievi a Pier Vincenzo Mengaldo, Antenore, Padova, 1997, pp. 369-386. Pier Vincenzo Mengaldo, Sereni traduttore di poesia, in V. Sereni, Il musicante di Saint-Merry, Einaudi, Torino, 2001; poi in P.V. Mengaldo, Per Vittorio Sereni, Aragno, Torino, 2013. Cristiana Parente, Sulle traduzioni di Sereni da Pound a Williams: il dare e l'avere, “Studi medievali e moderni”, 2008, n. 1, pp. 107-126. Mattia Coppo, Sereni traduttore di Williams, “Studi novecenteschi”, 2009, n. 1, pp. 151- 176. Elisa Donzelli, Come lenta cometa : traduzione e amicizia poetica tra Sereni e Char, Aragno, Torino, 2009. Giuseppe Scaglione, Le vicinanze di René Char. Giorgio Caproni e Vittorio Sereni traduttori di A***, “Studi novecenteschi”, 2009, n. 1, pp. 137-150. Sara Pesatori, Vittorio Sereni traduttore di William Carlos Williams, in E. Esposito (a cura di), Vittorio Sereni, un altro compleanno. Atti di convegno, Milano - Luino, 24-26 ottobre 2013, Ledizioni, Milano, 2014: pp. 327-342 [consultabile on line: http://books.openedition.org/ledizioni/750].